Cassonetto differenziato per il frutto del peccato
Finalmente l'hanno inventato. Non vuoi tenere il bambino? Lo butti nel cestino.
Basta con i bebè abbandonati nei sacchi della spazzatura lungo le strade.
E pensare che gli Elio e Le Storie Tese già da tempo avevano sollevato il problema.
Elio e Le Storie Tese - Cassonetto differenziato
Basta con i bebè abbandonati nei sacchi della spazzatura lungo le strade.
E pensare che gli Elio e Le Storie Tese già da tempo avevano sollevato il problema.
Elio e Le Storie Tese - Cassonetto differenziato
Etichette: Elio e Le Storie Tese, musica, song
8 Comments:
Mi permetto di dissentire dalla tua greve e superficial ironia. Si vede che l'idea di dover abbandonare un bambino ti appare molto lontana.
Credo che quella donna abbia agito contro se stessa per il bene del figlio; e che l'Ospedale con la struttura adibita all'accoglienza dei neonati le abbia consentito di non cercare soluzioni più tragiche per sè e per il piccolo.
La disperazione non è un caffè bruciato.
Io le ho dedicato un brano musicale, altri colori dal ghigno di Elio. Con tutto il rispetto. Ridiamo su altre vicende.
A.
@ barista: la mia non era una critica al gesto della madre, che anzi ha fatto un gesto degno di lode portandolo al ricovero invece di compiere atti peggiori.
Il tono ironico era semplicemente riferito alla coincidenza del tema della canzone con il fatto avvenuto.
L'ironia è indispensabile. L'ironia non è la battuta stupida che ti fa ridere e passa, l'ironia ti fa sorridere ma soprattutto pensare. E non credere che gli Elio e Le Storie Tese scrivano canzoni senza senso prendendosi gioco dei fatti tragici.
Ti ringrazio della visita e della risposta.
Non fraintendermi: stimo Elio, nessun pregiudizio.
Anzi. Quel pezzo di Elio metteva in risalto la necessità di occuparsi di uno scempio sociale gravissimo; le madri assassine sono donne sole e emarginate e una canzone - che ben scarnifica il frutto del peccato -può servire a ricordare la correità di tutto il sistema ogni qual volta un infanticidio accade.
Detto questo.La tua ironia nel post, perdonami, la trovo forse fraintendibile: perchè il cassonetto differenziato e una struttura ospedaliera funzionante non sono davvero legate da alcuno scivolamento di significato.
Comunque ben intendo che di fondo c'è solo un equivoco e la vediamo ugualmente. Di questo sono contento. L'ironia, pper quanto decantata, non sempre aiuta a dire, a comunicare.
Piacere di aver fatto la tua conoscenza!!
Saluti!!
A.
Credo che trovare un bambino in un cassonetto possa considerarsi anche una fortuna, visto che la maggiorparte delle mamme depresse e represse tendono ad accoltellarli o ucciderli a pedate.
Che malinconia.
Questa sì che è civiltà.
l'ironia è solo un modo di affrontare la realtà che ci circonda... non si tratta di sminuire il problema secondo me...
ma gli elii si sa che sono sempre un passo avanti...
buonipropositi
eh no, non sono d'accordo per niente. Io proprio non riesco a giustificare queste cose, per quanto uno possa essere disperato. Ci sono altre soluzioni se proprio vuoi "gettar" via tuo figlio e la monnezza proprio non esiste. Ma si può?come potete trovarla come alternativa anche lontanamente migliore?Non lo uccidono, ma lo buttano nella spazzatura...tzè. Mi fa schifo una donna che uccide suo figlio ma mi fa schifo quanto l'idea di saperlo abbandonato in un bidone, perchè presto farebbe la stessa fine. Non giustifico questi atti.Piuttosto suona a una porta, lascialo in orfanotrofio...ma questo proprio no. Sembra che la vigliaccheria non abbia limiti. Ho un problema?gettiamolo via. Solo che il problema è un essere umano. Troppo comodo.
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