Europe
Siamo agli inizi degli anni '80, per essere precisi, nel 1983.
Dopo svariati tentativi per emergere dall'anonimato, dopo aver cambiato diversi nomi e formazioni, dopo aver inciso l'ennesimo demo ed aver partecipato all'ennesimo concorso per band emergenti, quattro ragazzi svedesi dalle folte chiome permanentate pubblicano finalmente il loro album d'esordio. E' lo stesso gruppo che 3 anni più tardi, incendierà i cuori di milioni di giovani con l'immortale "The Final Countdown", diventata una pietra miliare dell'hard rock: gli Europe.
Bisogna ammettere che, facendo il paragone con altri gruppi, la band non è stata tra le più produttive: in dieci anni di carriera (fino al '92) pubblicano "appena" cinque dischi. Innegabile però è la qualità dei loro prodotti.
Nella band si alternano diversi componenti. Dopo sostituzioni e new entry la formazione che suonerà fino al loro scioglimento sarà di cinque membri:
Joey Tempest (splendida voce), John Leven (basso elettrico), Mic Michaeli (tastierista), Ian Haugland (batteria) e Kee Marcello (chitarra).
La band si distingue subito per il sound molto differente dalle altre band hard rock loro contemporanee (Iron Maiden, Motorhead...). Gli Europe si ispirano a grandi gruppi come ad esempio i Deep Purple, ed in particolare a loro si rifà il nome della band (dall'album "Made in Europe"). Ma è certamente grazie alla potente voce di Tempest, unita alla notevole bravura del resto della band (indimenticabili sia le tastiere, che gli assoli di chitarra) che gli Europe si particolarizzano.
Dopo dieci anni dal loro scioglimento, gli Europe decidono nel 2003 di riunirsi con il rientro del loro primo chitarrista John Norum, e di tornare alla ribalta pubblicando (ad oggi) altri due dischi, riprendendo i tour in tutta Europa dimostrando così di non essersi per niente arrugginiti.
Le canzoni da non perdere sono molte. Immancabile (ma è impossibile non conoscerla) è "The Final Countdown", ormai coverizzata e riproposta in tutte le salse. Altrettanto meritevoli sono "Prisoners In Paradise", i coretti a cappella di "Superstitous", "Rock The Night", ma anche le più delicate "Carrie" e "Open Your Heart", fino alla più recente "Hero", in omaggio al leader dei Thin Lizzy, gruppo a cui gli Europe si ispirarono agli inizi.
E come al solito vi metto un video disponibile qui sotto, questa volta si tratta di "Superstitous".
Dopo svariati tentativi per emergere dall'anonimato, dopo aver cambiato diversi nomi e formazioni, dopo aver inciso l'ennesimo demo ed aver partecipato all'ennesimo concorso per band emergenti, quattro ragazzi svedesi dalle folte chiome permanentate pubblicano finalmente il loro album d'esordio. E' lo stesso gruppo che 3 anni più tardi, incendierà i cuori di milioni di giovani con l'immortale "The Final Countdown", diventata una pietra miliare dell'hard rock: gli Europe.
Bisogna ammettere che, facendo il paragone con altri gruppi, la band non è stata tra le più produttive: in dieci anni di carriera (fino al '92) pubblicano "appena" cinque dischi. Innegabile però è la qualità dei loro prodotti.
Nella band si alternano diversi componenti. Dopo sostituzioni e new entry la formazione che suonerà fino al loro scioglimento sarà di cinque membri:
Joey Tempest (splendida voce), John Leven (basso elettrico), Mic Michaeli (tastierista), Ian Haugland (batteria) e Kee Marcello (chitarra).
La band si distingue subito per il sound molto differente dalle altre band hard rock loro contemporanee (Iron Maiden, Motorhead...). Gli Europe si ispirano a grandi gruppi come ad esempio i Deep Purple, ed in particolare a loro si rifà il nome della band (dall'album "Made in Europe"). Ma è certamente grazie alla potente voce di Tempest, unita alla notevole bravura del resto della band (indimenticabili sia le tastiere, che gli assoli di chitarra) che gli Europe si particolarizzano.
Dopo dieci anni dal loro scioglimento, gli Europe decidono nel 2003 di riunirsi con il rientro del loro primo chitarrista John Norum, e di tornare alla ribalta pubblicando (ad oggi) altri due dischi, riprendendo i tour in tutta Europa dimostrando così di non essersi per niente arrugginiti.
Le canzoni da non perdere sono molte. Immancabile (ma è impossibile non conoscerla) è "The Final Countdown", ormai coverizzata e riproposta in tutte le salse. Altrettanto meritevoli sono "Prisoners In Paradise", i coretti a cappella di "Superstitous", "Rock The Night", ma anche le più delicate "Carrie" e "Open Your Heart", fino alla più recente "Hero", in omaggio al leader dei Thin Lizzy, gruppo a cui gli Europe si ispirarono agli inizi.
E come al solito vi metto un video disponibile qui sotto, questa volta si tratta di "Superstitous".
5 Comments:
Tommy...sei un grande!
Mettere nel blog la storia degli Europe e ben 2 Canzoni dei TOTO nella Chart non è da tutti...
Continua così!
Ciao!
Imiei preferiti sono i Roxy Music! Sposerò Brian Ferry.. se è ancora vivo ;) Bacio!
@Ale: ma chi cazzo sono i Toto? ;-P
@Switchedgirl: I Roxy li conosco poco, ma qualcosa di carino l'ho sentito :)
mi documenterò :D
Ciao. Al momento vivo a Stoccolma e l'altro ieri c'era un concerto degli Europe...qui in Svezia sono tornati di moda come 20 anni fa...e sentirli così spesso alla radio è un bell'effetto.
Se non conosci i Toto...scaricati qualcosa tipo "Africa" o "Hold the line" o "Rosanna" per citare solo le più commerciali...ma è un gruppo che ha 30 anni di musica alle spalle e ha fatto tanta buona musica...te lo dice uno che ascolta i Toto da quando è nato.
Ciao.
mi mangio le dita a pensare che 2 anni fa gli europe sono stati qui in zona e non sono andato al concerto...
cmq quella sui toto era una battuta, proprio alessandro me li ha fatti conoscere :D
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